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Casa Senes

Casa Museo Senes

Casa Senes è la sede del Ceas Bolotana,  in via Eleonora d’arborea, proprio nel cuore del centro storico di Bolotana. Si tratta di una suggestiva casa storica, oggetto di un restauro intelligente e coerente, dotata di ampi spazi al chiuso ed un cortile esterno, che si prestano a diverse tipologie di attività

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Biblioteca Comunale

La Biblioteca di Bolotana fa parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)

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Villa Piercy

In agro di Bolotana si trova un angolo di Inghilterra vittoriana. Villa Piercy, elegante magione ottocentesca in stile liberty, fu fatta costruire dall’ingegnere Benjamin Piercy venuto in Sardegna per realizzare la rete ferroviaria isolana. Intorno alla casa si trova una tenuta di diversi ettari dove sono impiantate numerose varietà di piante, alcune uniche in Europa. Al suo interno si trovava il Borgo di Badde Salighes che rappresentava un’azienda agricola all’avanguardia.

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San Francesco

Edificata tra il 1600 e il 1609 per volontà di una nobile famiglia locale il cui stemma si può notare ai piedi della grande tela posta sopra l’altare rappresentante la Crocifissione. Immersa nel verde e circondata da un ampio parco, dove si possono ammirare le rovine del vecchio convento curato dai frati fino al 1867; la facciata a capanna cosi come l’interno ad aula unica ha un aspetto sobrio tipico stile Francescano.

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San Bachisio

San Bachisio fu costruita nel Duecento in stile romanico-pisano ma nei secoli ha subito varie ristrutturazioni. Degni di nota sono i bassorilievi gotici raffiguranti suonatori e guerrieri ma anche il dio Bacco. A San Bachisio sono dedicate due feste: la prima il 10 maggio e la seconda il 6 ottobre.

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San Basilio

Considerata la chiesa più antica del paese, della San Basilio originaria non resta che il portale di trachite il cui archivolto reca l’iscrizione IHS. L’edificio è rimasto abbandonato per lungo tempo e ricostruito soltanto nel 1983. L’interno conserva due capitelli d’imposta, la statua del santo in una nicchia nel presbiterio, una piccola campana di bronzo e una croce in legno e madreperla.

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San Giovanni

San Giovanni è una chiesa in stile tardogotico dall’aspetto rustico ma affascinante, con le pietre irregolari, il rosone gotico e i portali di trachite. Non si sa quando fu eretta, pare fra il 1630 e il 1636 sopra antiche rovine preesistenti. L’interno è diviso in tre campate. In una nicchia scavata nella parete si conserva la statua del santo risalente al Cinquecento, bellissimo esempio di “estofado de oro”. L’altare di pietra è uno dei pochi elementi rimasti dell’assetto originario.

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San Pietro

La chiesa esistente già in età medioevale venne ricostruita in epoca cinquecentesca ad opera di maestranze locali. Notevole è il portale scolpito in trachite rosa attribuita al cagliaritano Miguel Puig. Degno di nota il vistoso campanile a pianta quadrata dotato di monofore e cupola piramidale. Alto ben quaranta metri, è visibile da tutto il paese.

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Il nuraghe Tittiriola

Questo nuraghe di tipo monotorre è una delle testimonianze più interessanti dell’antica civiltà nuragica che un tempo popolava la Sardegna. Posto su una piccola zona pianeggiante, ha un diametro di 14 metri, un’altezza di 9 ed è costituito da pietre di basalto.  Di particolare interesse è la camera centrale, conservatasi in ottime condizioni, contenente tre nicchie. Le altre parti della struttura sono più deteriorate, soprattutto l’ingresso alla camera e la scalinata parzialmente crollata.

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Parco Cumbentu

Attorno alle rovine del convento e alla chiesa dedicata a San Francesco troviamo il Parco di Cumbentu. Rappresenta un punto di ritrovo con giochi per i bambini e viene utilizzato in particolare nei pomeriggi estivi per godere dell’aria sana e fresca proveniente dalla montagna.

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La cascata di Mularza Noa

Alta circa 18 metri, questa cascata si origina dal salto del Riu Biralotta, noto anche come fiume di Ortachis, nella valle sottostante. La portata di questo corso d’acqua, tra i principali affluenti del Coghinas, è tuttavia variabile, alternando periodi di grande abbondanza idrica ad altri in cui, purtroppo, rimane completamente a secco.La cascata si trova all’interno di un’area comunale di grande valore naturalistico e paesaggistico. I bolotanesi amano trascorrervi tempo, soprattutto durante la bella stagione, per rilassarsi o fare sport. Questo luogo merita sicuramente una visita anche in caso di soggiorni brevi.

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